LA TECNICA BOWEN

CHE COS’E’

La Tecnica Bowen (TB) è un sistema dinamico che lavora sui muscoli e sui tessuti del connettivo. Sviluppata da Tom Bowen a Geelong in Australia, viene anche chiamata l’omeopatia del lavoro corporeo. Essa utilizza leggeri e discreti stimoli tessutali che inducono un processo d’auto-guarigione, spesso profondo. La TB offre notevoli benefici ai clienti con uno sforzo minimo da parte dell’operatore.

La TB generalmente migliora la guarigione di molti disturbi specifici e vari problemi di salute sia acuti che cronici. Questo avviene in modo “olistico” attraverso la capacità innata del corpo di guarirsi. L’operatore fornisce dei segnali al sistema nervoso in punti specifici (muscoli, tendini, legamenti o nervi), il corpo rimane a riposo e risponde nei tempi e modi a lui propri. Poche sono le situazioni in cui la TB è controindicata (situazioni specifiche) al contrario invece, è indicata per tutte le età e a tutti gli stati/livelli di salute.

Nelle situazioni acute l’operatore può direttamente agire sulla parte anatomica interessata perché il corpo non ha ancora avuto il tempo di compensare il disturbo e quindi di sviluppare lesioni di “accomodamento”. Questa è la situazione operativa di quanti lavorano in ambito sportivo/traumatico, mentre invece la maggioranza degli operatori generalmente lavora con clienti nei quali le condizioni di disturbo si sono sviluppate nel corso degli anni, dove i pattern di reclutamento muscolare e le posture compensatorie adottate sono divenuti complessi ed intricati nelle loro relazioni. Piuttosto che focalizzare l’interesse su un singolo disturbo la TB rivolge la sua attenzione al corpo nel suo insieme, migliorando l’equilibrio del sistema nervoso autonomo (ANS). L’ANS controlla l’80% delle funzioni corporee ed è molto sensibile alle condizioni generatrici di stress.

La maggioranza della popolazione oggi vive costantemente in condizioni di elevato stress e quindi iperstimola la parte simpatica dell’ANS (la cosiddetta reazione “fight, flight or freeze”: combatti, fuggi o congela).

Il miglioramento può aver luogo solo determinando uno spostamento dell’equilibrio dall’ipersimpaticotonia verso il riposo, il rilassamento e la riparazione tessutale cioè verso la parasimpaticotonia.

La TB sembra proprio catalizzare questa reazione di spostamento dell’equilibrio dell’ANS.
Spesso durante la seduta, il cliente cade velocemente in uno stato di profondo relax e/o si addormenta; è possibile, a volte, udire la sonorità della peristalsi intestinale. Entrambe queste condizioni esprimono lo stato di profondo rilassamento dallo stress e il passaggio verso uno stato di parasimpaticotonia. Questo spostamento dell’equilibrio dell’ANS potrebbe spiegare, in parte, l’osservazione comune del riattivarsi durante il trattamento dei processi di guarigione in casi di trauma, malattia o intervento chirurgico che avevano raggiunto una fase di stallo.


Una seduta della TB dura generalmente da 15 a 45 minuti. I movimenti sono delicati, ma precisi ed intenzionali; possono essere svolti attraverso i vestiti secondo le preferenze del cliente. Il cliente, in genere, riposa su un lettino per massaggi o sul letto o può stare seduto su una sedia, se indicato, purché in modo confortevole.


In una seduta, finalizzata a riequilibrare tutto il corpo, s’inizia sempre a lavorare sulla schiena inferiore, poi sulla schiena superiore, poi sul collo. Per evitare di alterare la condizione di riposo del cliente, tutte le procedure, in posizione prona, devono essere completate prima di assumere la posizione supina. Alcune procedure sono svolte in posizione seduta o in piedi.


La seduta comprende uno o più procedure ognuna delle quali comprende dei gruppi di movimenti. Ogni gruppo di movimenti è intervallato da un periodo di attesa di alcuni minuti affinché il corpo inizi a reagire. Il cliente è pronto per un altro gruppo di movimenti solo dopo che il sistema nervoso ha agito sulla tensione dei muscoli interessati dalla procedura.

In contrasto con discipline di terapia manuale dove l’operatore induce una determinata correzione sulle strutture neuromuscolari del cliente attraverso una determinata tecnica, nella Tecnica Bowen, il corpo viene sollecitato a correggersi da sé in una forma d’autoguarigione attraverso minimi interventi manuali.

A causa della leggerezza del lavoro della Tecnica Bowen e della persistenza nel tempo delle risposte del corpo a questo, altre forme di terapia manuale applicate entro 4 o 5 giorni dopo la seduta possono interferire sulla sua efficacia.